Come cambia la pelle in menopausa

13Per molte donne la menopausa è come un momento di improvviso cambiamento negativo e di declino dell’organismo, segno dell’effettivo invecchiamento biologico a cui si sta andando incontro. Sbalzi d’umore, vampate di calore, sudorazione notturna, modifica dell’odore corporeo, pelle secca e con riduzione di tono, diversa crescita di peli superflui sono soltanto alcuni dei principali sintomi che le donne riscontrano in questo periodo così delicato della loro vita.

Ma cosa succede alla pelle? La risposta si trova nel disequilibrio ormonale tra estrogeni e gli altri ormoni prodotti e di questo hanno parlato i dermatologi in un documento diffuso dall’Associazione italiana dermatologia e cosmetologia, che vale la pena di conoscere. Secondo i medici la menopausa può essere artefice di numerosi cambiamenti che avvengono nel corpo femminile nel corso degli anni. Il rallentamento dell’attività ovarica e la conseguente modifica dei livelli di estrogeni, progesterone e androgeni che si verifica nel periodo pre e post-menopausale non solamente tendono a modificare la fisiologia corporea sotto diversi punti di vista, ma hanno anche un grande impatto sulla cute ed i suoi annessi. Questo accade perché anche la pelle è caratterizzata da specifici recettori per questi ormoni ed è proprio per tale motivo che la cute cambia quando questi vengono a modificare il loro bilanciamento.

Gli ormoni estrogeni, infatti, sono coinvolti in numerosi meccanismi cutanei come, per esempio, l’interferenza sul metabolismo delle cellule dell’epidermide, sui melanociti, sulle cellule del derma e la modifica delle funzioni degli annessi (follicolo pilifero, ghiandola sebacea, ghiandola sudoripara).

Tantissimi gli ambiti coinvolti

In questo periodo critico l’epidermide si altera: vediamo la riduzione del cosiddetto turn over, ovvero della capacità dell’epidermide di rigenerarsi attraverso il ricambio delle cellule dallo strato basale allo strato corneo. Cambia l’idratazione cutanea: a causa di molteplici fattori, si altera l’equilibrio idrico della pelle, fondamentale per il suo stato di benessere. Le conseguenze più evidenti possono essere una pelle più sottile, secca e tendenzialmente ruvida al tatto, con diminuzione di tono, elasticità e luminosità.

Si riduce, poi, il tessuto dermo-ipodermico: le alterazioni maggiori riguardano il derma e più precisamente sono legate al collagene, proteina deputata al sostegno dell’intera struttura cutanea. Oltre a questo, si assiste alla modifica di altri importantissimi componenti dermici, quali l’elastina e l’acido ialuronico. Anche la riduzione dell’ipoderma -strato più profondo della pelle- si traduce con una perdita di elasticità e tono dell’intera struttura cutanea.

Gli annessi cutanei si alterano:

  • le ghiandole sebacee diminuiscono notevolmente la loro attività, incrementando ulteriormente la secchezza cutanea;
  • le ghiandole sudoripare producono un secreto con odore diverso, caratterizzato dall’aumentato livello di ormoni androgeni;
  • con la carenza di estrogeni si può osservare anche caduta di capelli oppure diminuzione della grandezza del loro fusto, con conseguente possibile diradamento;
  • anche i peli corporei possono diminuire notevolmente, ma in contrapposizione si è maggiormente soggetti alla comparsa di grandi peli sul viso, determinata dalla predominanza degli ormoni androgeni, non più correttamente bilanciati da adeguate quantità di ormoni femminili;
  • le unghie possono risentire del brusco calo di estrogeni: diventano più deboli e sottili, si sfaldano facilmente e tendono alla rottura;
  • le mucose vaginali durante la menopausa sono soggette alla riduzione delle secrezioni fluidificanti e ciò comporta una maggiore secchezza e possibile alterazione della flora batterica locale.

Il risultato di tutti questi cambiamenti è che le rughe del viso tendono ad accentuarsi gradualmente, mentre possono cedere i tessuti delle palpebre, delle guance e del collo. Inoltre le donne durante questo periodo lamentano spesso fastidiose sensazioni di prurito, una maggior sensibilità agli stimoli esterni e agli stress atmosferici e, soprattutto, un cambiamento generale della texture cutanea.

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